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Lavoro di una alunna dell’insegnante Milvia Lacché PDF Stampa E-mail

Da breviario tedesco
IL FUHRER VI RACCONTERA’: LA GUERRA

Dura quattro settimane. Quando verrà l’autunno
Sarete di ritorno, ma
L’autunno verrà e se ne andrà
E verrà ancora
E se ne andrà molte volte,
e voi
non sarete di ritorno.
L’IMBIANCHINO VI RACCONTERA’:
le macchine ce la faranno per noi.
Ben pochi dovranno morire. Ma
Voi morirete a centinaia di migliaia, quanti
Mai in nessun luogo se n’è visti morire.
Quando sentirò che siete a Capo Nord
E in India o nel Transvaal, tutt’ al più saprò,
dove un giorno si potranno trovare le vostre tombe.

“Bertold Brecth”


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“Un fatto accaduto nella resistenza”
ENGLES PROFILI: UN UOMO UNA CITTA’

La mattina di lunedì 22/04/1944 in una città lacerata dai bombardamenti, ferita dalle rappresaglie tedesche, oppressa dalla fame si sparse la notizia della morte di Engles Profili.
Un fanciullo, passando nei pressi del cimitero di Cancelli, sulla statale per Roma, ne aveva scoperto il corpo martorizzato, gettato nella scarpata. Un senso di sgomento e di sdegno colpì tutti. Colui che era stato l’uomo forse più amato dai fabrianesi nell’ultimo anno di guerra, il medico che da tempo godeva la stima del popolo, divenne allora il simbolo di quei valori di libertà che furono commemorati da tutta la cittadinanza.
Profili era nato il 2 ottobre del 1905 nella casa di Giovanni Battista e Maria Corsi; una famiglia di solidi ideali socialisti. Fin da bambino Engles mostrò una notevole capacità ed attitudine allo studio, tanto che i suoi primi insegnanti, Quagliani e Marcellini, misero a sua disposizione le loro modeste biblioteche. Col primo dopoguerra (15-18), all’ epoca degli studi ginnasiali, cominciò il suo interessamento attivo alla politica; partecipò alle manifestazioni operaie e della sinistra proprio nel momento in cui il fascismo cominciava ad affermarsi. Tuttavia, la politica non lo distolse dalla passione per lo studio, per le scienze naturali e per l’anatomia che lo portarono ad intraprendere la strada della medicina. Per i suoi studi si trasferì da Fabriano a Macerata dove tra il 21 e il 22 frequentò gli ambienti antifascisti di impronta socialista e intraprese la lotta contro il fascismo. Fu a Macerata che cominciò a conoscere la pesante mano fascista: subì perquisizioni, violenze e i primi fermi da parte della polizia. Coinvolto in più azioni, fu da allora “schedato”, perseguitato e subì il confino a Lagonegro (Cosenza).
Era timido e riservato per carattere e pacato nel parlare.
Nel 1923 si trasferì a Roma e si iscrisse alla facoltà di medicina.
Nel 1931 ottenne l’abilitazione all’esercizio della professione.
Fu il medico di tutti, ma soprattutto del popolo.
Quando un povero si rivolgeva alle sue cure, non solo non pretendeva la parcella, ma qualche volta faceva avere al malato medicine e viveri che egli stesso acquistava.
Quando ancora non esisteva “la mutua” fissò un giorno alla settimana, il VENERDI’ in cui visitava gratuitamente i poveri. Curò anche una persona che dopo qualche tempo lo consegnò ai nazifascismi.
Nel 1941 fu inviato a Pola col grado di tenente-medico. Dopo il 25 luglio 1943 intraprese, a Fabriano, la sua ultima lotta contro il nazifascismo.
Si mise a capo e fu guida degli oppositori locali, dopo l’8 settembre 1943 collaborò all’ organizzazione partigiana e fu il principale redattore del giornale LA RISCOSSA voce dell’ antifascismo marchigiano.
Il 13/04/1944 doveva incontrarsi con alcuni suoi compagni di lotta, ma fu catturato e portato al Comando della Guardia Nazionale Repubblichina.
Fu interrogato e bastonato più volte, ma egli non rivelò nessun nome.
Fu affidato ai Carabinieri, questi cercarono di convincerlo a fuggire, ma egli rifiutò perché temeva rappresaglie per i suoi familiari. Il 22/04 fu di nuovo interrogato con violenza. La stessa notte fu portato fuori città: una raffica di mitra pose fine alla sua eroica esistenza.
La sua morte ravvivò la lotta contro i fascisti e i tedeschi; ancora oggi il nome: Engles Profili è sinonimo di coraggio, di giustizia, di libertà e di amore per la Patria.

 
Engles Profili 2010 - Pubblicazione a cura di Lykonos